lunedì 12 luglio 2010

ROMEO (trascrizione di un incubo)

Sto per andare in scena. Mancano pochi minuti. Mancano più secondi che minuti. Ormai, quel che è fatto è fatto: la parte non la so. O, meglio, non mi ricordo le mie battute. E questo è semplicemente drammatico. Ho conosciuto molti scrittori nella mia vita. Soprattutto erano, però, attori, o pittori con una forte vocazione al teatro. Viviamo un’epoca strana, e a me accade ogni giorno di sentir pronunciare parole giuste dalla bocca di chi mai me le sarei aspettate, e viceversa. Da questi personaggi credo di aver imparato qualcosa che, com’è naturale, non può essere a sua volta trasmesso ad altri, a cominciare dai veri e propri attori che in una misura inferiore sono stati presenti nella mia esperienza, ed erano a loro volta scrittori. La vera esperienza non si comunica, del resto, mentre continua a esser vero che la conoscenza non è un dato solitario.