sabato 23 aprile 2011

"CONTROPOESIA" - di Sandrino De Fazi


Non così; si vorrebbe
aperto e chiuso al dire
(ché Ippolito tu sia)
chi asseconda il rigore
in se stesso compiuto
(intanto).
Vero è ben, Psicagogo! Anche l’umano
tocca il limite della sua inconsistenza
come fosse una problematica degli anni Cinquanta,
sbaragliando la propria scissione.
La pubblica Morale in questi giorni
si vorrebbe un po’ meno teorica,
per finire la serena rappresentazione
e il resto
mentre è epicurea la sua ostinazione a intendere sinonimi contro poesia,
che è nemica del caso,
- nella reggia del mare,
o nella sala da pranzo (così) -
e certissimo coro
delle tue speranze
di giovinezza,
il classicheggiante e il sacrilego.
23 aprile 2011
Sandrino df