mercoledì 28 settembre 2011

Celan e Heidegger



«È forse questo il luogo adatto per segnalare – scrive Jean Bollack in La Grecia di nessuno (Sellerio 2007, pp. 289-290) - che, secondo la testimonianza di suo figlio, Heidegger non sapeva che Celan era ebreo. La notizia è poco credibile, ma dopo tutto possibile, e fornisce dunque una testimonianza dell’insensibilità, del non-riconoscimento e del rifiuto di identità».
Dalla scuola della durezza un’idea di riconciliazione è completamente avulsa, nel senso che non è necessario innalzare, come invece vorrebbe Baumann, il fallimento dell’offesa ricevuta a un grado di necessità irrimediabile. Ma saper camminare sopra il pericolo, anzi cercarlo per poi resistere, è proprio il rimedio che Celan avrebbe appreso da Heidegger (anche se Celan non aveva probabilmente la forza di sopportare il pensiero di Heidegger), almeno stando a Otto Pöggler (ma non è meno vero per Lacoue-Labarthe). Cito: Wo aber Gefahr ist, wächst das Rettende auch: potrebbe essere di Hölderlin quanto di Ernst Jünger, a questo punto. 
Sdf

Libertà e uguaglianza




Il contrasto tra Rousseau e Nietzsche può essere bene illustrato dal diverso atteggiamento che l’uno e l’altro assumono rispetto alla naturalità e artificialità dell’eguaglianza e della diseguaglianza. Nel Discorso sull’origine della diseguaglianza, Rousseau parte dalla considerazione che gli uomini sono nati uguali, ma la società civile, vale a dire la società che si sovrappone lentamente allo stato di natura attraverso lo sviluppo delle arti, li abbia resi diseguali. Nietzsche, al contrario, parte dal presupposto che gli uomini siano per natura diseguali (ed è un bene che lo siano perché, fra l’altro, una società fondata sulla schiavitù come quella greca era, proprio in ragione dell’esistenza degli schiavi, una società evoluta) e soltanto la società, con la sua morale del gregge, con la sua religione della compassione e della rassegnazione, li ha resi eguali. Quella stessa corruzione che, per Rousseau, ha generato la diseguaglianza, ha generato, per Nietzsche, l’eguaglianza.
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